SCUOLA: PIÙ ATTENZIONE ALLA QUALITÀ DELL’ARIA

IUniScuoLa-«È quanto emerge dai dati rilevati dallo studio"Qualità dell'aria nelle scuole, un dovere di tutti, un diritto dei bambini"»
Nelle aule delle scuole italiane i ragazzi respirano male: il tasso di inquinamento è più alto tra i banchi scolastici che nelle strade cittadine. È quanto emerge dai dati rilevati dallo studio"Qualità dell'aria nelle scuole, un dovere di tutti, un diritto dei bambini", promosso dal ministero dell'Ambiente in collaborazione con l'Ispra e Federasma. Lo studio si inquadra nell’ambito del progetto internazionale “School Environment And Respiratory Health of Children”,promosso e finanziato dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con il “Regional Environmental Center for Central ad Eastern Europe”.L'aria “viziata” nelle ore di lezione, le polveri sottili e la formaldeide inquinano l'ambiente interno rendendolo più pericoloso dell'esterno, in particolare per asma e allergie. Inoltre, l’umidità,la cattiva ventilazione e il caldo fanno aumentare anche altri allergeni,come acari, muffe e pollini, oltre a provocare l’aumento della concentrazionedi alcuni inquinanti chimici volatili. Sono tanti gli accorgimenti a costozero per evitare l’aria viziata, l’accumulo di polveri e disostanze chimiche: dalla scelta degli arredi all'uso di vernici ecoattive,che trasformano le sostanze inquinanti in residui innocui (sali minerali,calcio ecc.), fungendo da agenti anti-inquinanti e antibatterici; dall'aprirespesso le finestre all’organizzare le pulizie la sera; dall’appenderei cappotti fuori dall’aula alla sistemazione di piante "mangia-veleni"in grado di metabolizzare le sostanze dannose.
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