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Pietracamela.Bellissimo paese "sotto la pietra"

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Piccolo borgo medioevale immerso nella natura, arroccato sulle pendici del Corno Piccolo. Dal 2008 fa parte del  Club dei Borghi più belli d'Italia . Petra Cumerii e Pietra Cameria sono stati i primi nomi del paese. La prima parte del nome deriva da Preta, che in paleo-italico indica il masso (roccia, pietra) sul quale è costruito il borgo. Misteriosa la seconda parte, che può riferirsi alla roccia a forma di gobba di cammello che si scorge dal paese, come all'invasione dei Cimerii provenienti da Oriente (Petra Cimmeria) o a Petra Cacumeria, vale a dire "pietra "in cacumine", "pietra in sommità". Il villaggio nasce nel XII sec, in seguito alle invasioni che costringono le popolazioni d'Abruzzo a rifugiarsi sui monti inaccessibili. Sotto il Regno di Napoli, il territorio è parte del feudo della Valle Siciliana di proprietà dei conti di Pagliara (il nome deriva dai primi abitanti provenienti dalla Sicilia in tempi remoti, oppure dalla Via Caecili

Anche in Abruzzo sono stati riattivati i progetti di servizio civile sospesi dal Coronavirus e coordinati dall’UNEC, Unione Nazionale Enti Culturali.

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I progetti, ospitati per lo più dagli enti locali di Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata, erano stati sospesi il 10 marzo a causa dell’emergenza Coronavirus. In una situazione sanitaria che si presenta ancora molto complessa, la riattivazione prevede attività esercitate ‘da remoto’, al fine di garantire i più elevati livelli di sicurezza. Una modalità che ovviamente potrà essere rivista in base all’evolversi dell’emergenza Covid-19. “Si tratta di un segnale che evoca una grande speranza – commenta Fabio Altiero, Responsabile dell’UNEC – in un momento difficile non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico e sociale. I volontari sono entusiasti per questa riattivazione e portano con sé tante energie positive: grande carica e tantissime idee per ripartire usando la creatività. Vediamo, intorno a noi, molta sofferenza e sconforto. Spesso le più colpite da questa emergenza sono proprio le fasce deboli destinatarie di questi interventi: gli anziani sentono il peso di u

In ricordo di Marco Pannella

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Marco Pannella fu davvero speciale, anche quando faceva errori. I Graffi di Damato Non so cosa abbia contribuito di più all’inusuale celebrazione di  Marco Pannella  a 90 anni dalla nascita, e non 100, come di solito si fa, e si è fatto ultimamente prima per  Giulio Andreotti  e poi per  Aldo Moro : di più, dicevo, fra il reale spessore dell’uomo, la nostalgia della sua leadership confrontata con quella degli attuali protagonisti della politica, di maggioranza o di opposizione, o la forza della lobby radicale, per quanto quel mondo avesse giù cominciato a dividersi con Marco vivo. Che un po’ divorava i suoi figli come Saturno vedendoli crescere. Quando scrivo di “lobby” lo faccio — sia chiaro — in senso non negativo, come prevalentemente avviene, ma positivo, essendo stata ed essendo quella radicale una consorteria nobilissima, al servizio di grandi cause civili e di diritti troppo a lungo negati o compressi, al netto naturalmente di tutti gli errori che possono essere stati com

I 90 anni di Marco Pannella, il ricordo: “Sono un testardo mulo abruzzese”

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I 90 anni di Marco Pannella, il ricordo: “Sono un testardo mulo abruzzese” „ Il leader radicale, scomparso nel 2016, oggi 3 MAGGIO 2020 avrebbe compiuto 90 anni. Ha sempre rivendicato con orgoglio le sue origini I 90 anni di Marco Pannella, ricordati attraverso il suo amore per l’Abruzzo, sua terra d’origine (nacque a Teramo il 2 maggio del 1930) e l’orgoglio per queste sue radici. In una delle sue ultime interviste, il leader dei Radicali Italiani, vero esempio di oratoria e passione per i diritti dell’uomo al giornalista Stanislao Liberatore dichiarò: “Non soltanto il mio sangue è abruzzese, ma sono convintamente abruzzese nella testa, anzi puoi scrivere che Pannella è un testardo mulo abruzzese, un uomo che non si arrende ai dettami del cosiddetto potere”. Grande protagonista delle battaglie civili degli anni settanta e della cosiddetta fase di transizione tra la prima e la seconda Repubblica, sempre incalzato dal cronista teatino sulla figura di Remo Gaspari, rispose:

Il manifesto politico di Marco Pannella

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Il leader radicale, scomparso oggi(19 maggio 2016), è stato un gigante della politica italiana degli ultimi 40 anni. Amava molto parlare e poco scrivere, ma nel 1973 scrisse la prefazione a un libro di Andrea Valcarenghi che secondo Pier Paolo Pasolini era, ed è ancora oggi, il manifesto politico del radicalismo pannelliano di MARCO PANNELLA Prefazione al libro “Underground a pugno chiuso!” di Andrea Valcarenghi. Arcana editrice, luglio 1973 Carissimo Andrea, mi chiedi una “prefazione” a questo tuo libro. L’ho letto e riletto per settimane, compiendo i gesti della preparazione ad una critica, ad un giudizio, ad una presentazione, a questa apparente ed ennesima mia complicità o connivenza con qualcuno di voi. Annoto allora quel che mi par buono, ed è molto; quello da cui dissento, che non è poco; ricorro alle categorie di bello e di brutto e trovo bei racconti, davvero, come belle sono tante pagine, rasi, annotazioni cui dà ogni tanto risalto per contrasto il “brutto” de

Resto al Sud: boom di finanziamenti

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Risiedono in Campania, hanno tra i 30 ed i 35 anni, un'elevata istruzione e sono attivi nel settore turistico-culturale gli imprenditori di Resto al Sud, che fa registrare un boom di finanziamenti. Grande successo per l’iniziativa Resto al Sud : in 60 giorni Invitalia ha valutato oltre 600 domande, un numero tre volte superiore a quello previsto, e a breve pubblicherà l’applicazione App “Resto al Sud” per consentire ai destinatari della misura di rimanere informati in tempo reale sull’esito delle proprie richieste. Resto al Sud in numeri Resto al Sud, come richiedere i contributi a fondo perduto 25 gennaio 2018 Resto al Sud, lo ricordiamo, è l’iniziativa prevista dal decreto legge n.91/2017, destinata ai giovani under 36 residenti nel Mezzogiorno , che consiste in un prestito fino a 40mila euro (il 35% a fondo perduto ed il 65% a tasso zero da restituire in 8 anni) per coprire l’investimento iniziale e il capitale circolante della nuova attività i

Concorso presidi, 35000 domande presentate: 7000 dalla Campania

  SI sono concluse con oltre 35mila domande pervenute, le iscrizioni al concorso per dirigenti scolastici bandito dal Ministero dell’Istruzione lo scorso novembre. Si tratta del primo concorso per l’assunzione di presidi dopo oltre sei anni: l’ultimo risale al 2011. Delle 35.044 domande inoltrate, il 70,7% sono state inviate da candidate donne, il 29,3% da uomini. L’età media delle candidate e dei candidati è di 49 anni. La Regione nella quale sono state presentate più domande è la Campania (7.039), seguita da Sicilia (5.595), Lazio (3.887), Puglia (3.719) e Lombardia (3.051). “Abbiamo un cronoprogramma di lavoro serrato e abbiamo previsto una modalità di selezione che tiene conto dei cambiamenti intervenuti in questi anni nella professione del dirigente scolastico. Non a caso, il nuovo concorso avrà una fase di tirocinio e accompagnamento successiva alle prove scritte, che sarà fondamentale per verificare sul campo le capacità gestionali e di organizzazione del lavoro delle cand