IL MIUR chiede ai Dirigenti Scolastici «dati» per aggiornare l'anagrafe dell’edilizia scolastica

« I parlamentari: De Pasquale, Ghizzoni, Mattesini, Coscia, Siragusa, Rossa, Pes, De Torre, Antonino Russo, Bachelet, Lolli, Nicolais, Mazzarella, Levi, Benamati, Cenni, Sbrollini, Federico Testa, Rampi, Fluvi, Strizzolo, Mogherini Rebesani, Tempestini, Mariani, Braga, Marchi, Marchignoli, Fogliardi, Santagata, Pedoto, Dal Moro, Gatti, D'Incecco, Berretta, De Biasi presentano una interpellanza al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca»

IUniScuola: Ecco l'interpellanza
Atto Camera
Interpellanza urgente 2-00635 presentata da ROSA DE PASQUALE - martedì 2 marzo 2010, seduta n.292

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
in data 18 febbraio 2010, con oggetto anagrafe dell'edilizia scolastica, il Capo Dipartimento per la programmazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha inviato, a tutte le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado e per conoscenza agli uffici scolastici regionali, una nota contenente la richiesta di compilazione di una rilevazione di dati atti a consentire «l'aggiornamento dei dati dell'anagrafe, presenti attualmente nel sistema informativo del Ministero»;

nella suddetta circolare si raccomanda che tale raccolta avvenga dal 23 febbraio al 1o marzo 2010; ciò, si afferma, per consentire le iniziative di programmazione degli investimenti;

con l'intesa, raggiunta nella Conferenza unificata del 28 gennaio 2009 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del febbraio 2009, è stata prevista la costituzione - presso ciascuna regione e provincia autonoma, di appositi gruppi di lavoro composti da rappresentanze degli uffici scolastici regionali, dei provveditorati interregionali alle opere pubbliche, dell'ANCI, dell'UPI e dell'UNCEM, con il compito di costituire apposite squadre tecniche incaricate dell'effettuazione di sopralluoghi sugli edifici scolastici del rispettivo territorio e della compilazione di apposite schede, il cui contenuto era destinato a confluire successivamente nell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica;

il Presidente del Consiglio dei ministri, per quanto consta agli interpellanti, aveva annunciato, in una delle conferenze stampa tenute insieme con il Ministro interpellato, che la suddetta iniziativa avrebbe dovuto essere completata, come scritto nell'intesa, entro il 6 agosto 2009;

ad oggi non è ancora stato reso noto lo stato di attuazione del piano di messa in sicurezza degli edifici scolastici di cui all'articolo 80, comma 21, della legge n. 289 del 2002 (finanziaria per il 2003), articolato in due stralci per complessivi 489 milioni di euro riferiti a 1.594 interventi;

inoltre non è stato ancora definito il terzo programma stralcio di 300 milioni di euro che doveva esser sottoposto al CIPE entro il 30 giugno 2009 unitamente ad una ricognizione complessiva dello stato degli interventi al 31 dicembre 2008 in base a quanto previsto dalla delibera del CIPE n. 114 del 2008;

la legge finanziaria per il 2010, all'articolo 2, comma 239, ha previsto che entro il mese di gennaio le commissioni parlamentari competenti avrebbero dovuto approvare le indicazioni per il 3o piano stralcio, pari ad un importo di 300 milioni di euro, che avrebbe dovuto comprendere gli stanziamenti già indicati nella delibera CIPE n. 114 del 2008 più altri non meglio indicati. Tale scadenza è stata di recente prorogata;

la delibera CIPE del 6 marzo 2009 n. 3 ha assegnato al «Fondo Infrastrutture», di cui all'articolo 6-quinquies del decreto-legge 112 del 2008, 1 miliardo di euro da destinare al piano per la messa in sicurezza delle scuole - secondo quanto stabilito dall'articolo 18 del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009. In base a tale delibera entro il 6 agosto 2009 si doveva presentare il relativo programma;

del suddetto piano non vi è al momento alcuna traccia in quanto, detratti i 226,4 milioni di euro assegnati all'Abruzzo, ne devono essere programmati e assegnati altri 773,6;

la proroga dei termini di scadenza per la messa a norma degli edifici scolastici (al 31 dicembre 2009) prevista dalla finanziaria per il 2007 del Governo Prodi, non era generalizzata per tutte le scuole non a norma ma solo per quelle rientranti nei piani regionali per la sicurezza;

dovrebbe essere noto al Governo che da quella data (31 dicembre 2009) tutte le scuole non a norma sono «fuorilegge», e che dunque - anche per esigenze di tutela rispetto alle responsabilità, per legge, poste in capo ai dirigenti scolastici ed agli amministratori locali - dovrebbero essere sottoposte ai necessari interventi -:

a che punto sia la realizzazione della sopracitata intesa con le regioni sulla sicurezza;

quali siano le reali finalità degli ulteriori, numerosi elementi conoscitivi richiesti alle scuole con la nota del 18 febbraio 2010, considerato che già esiste un'intesa raggiunta in Conferenza unificata con il compito di costituire apposite squadre tecniche incaricate dell'effettuazione di sopralluoghi sugli edifici scolastici del rispettivo territorio e della compilazione di apposite schede, il cui contenuto è destinato a confluire successivamente nell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica -:

quali siano le motivazioni che hanno indotto il Ministero ad attivare un'iniziativa, ad avviso degli interpellanti, superflua e onerosa dal punto di vista burocratico, a causa dell'impiego di tempo, di personale e di energie richiesto alle scuole, al solo fine di esigere altri dati che andrebbero a sovrapporsi a quelli già sino ad ora acquisiti dagli enti locali, peraltro titolari di competenze dirette, ai sensi della normativa vigente, sull'edilizia scolastica;

se il Governo sia in grado di valutare, sulla base dei dati attualmente disponibili, quante e quali siano le scuole che al 31 dicembre 2009 non hanno ottemperato alle norme per la messa in sicurezza;

quali iniziative intenda adottare al fine di consentire tempestivamente alle suddette scuole non a norma di essere sottoposte ai necessari interventi di messa in sicurezza, per esigenze di tutela degli utenti e per rispetto delle responsabilità poste in capo ai dirigenti scolastici ed agli amministratori locali dalla normativa vigente;

quando e come verrà data attuazione all'assegnazione dei fondi già stanziati per l'edilizia scolastica e sopra menzionati.

(2-00635)
«De Pasquale, Ghizzoni, Mattesini, Coscia, Siragusa, Rossa, Pes, De Torre, Antonino Russo, Bachelet, Lolli, Nicolais, Mazzarella, Levi, Benamati, Cenni, Sbrollini, Federico Testa, Rampi, Fluvi, Strizzolo, Mogherini Rebesani, Tempestini, Mariani, Braga, Marchi, Marchignoli, Fogliardi, Santagata, Pedoto, Dal Moro, Gatti, D'Incecco, Berretta, De Biasi».

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