IUniScuola.Sorprendente: la Iervolino assegna più poltrone della Moratti/CIVICUM
Il sindaco di Napoli nomina 55 amministratori, quello di Milano 48. Al primo posto
il torinese Chiamparino con 60 nomine
Nel sito www.civicum.it è possibile trovare le tabelle, i grafici e le slides della ricerca edizione 2009 dell’Ufficio Studi di Mediobanca sui bilanci delle società controllate dai sei maggiori comuni italiani (Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Roma e Torino), presentato il 4 marzo 2009 a Milano. Ma per comodità e guida di consultazione, viene egualmente offerta una selezione condensata dei dati più significativi.
Galassia di 338 società. Lo studio copre le maggiori fra le società controllate dai sei comuni: si tratta complessivamente, tra partecipazioni dirette ed indirette, di 338 società (218 delle quali facenti capo gruppi quotati in Borsa), così suddivise: 85 a Milano (gruppo più numeroso), 80 a Roma, 60 a Torino, 51 a Bologna, 41 a Brescia, 21 a Napoli.
Partecipazioni di minoranza. Ma la presenza dei comuni è ancora più tentacolare e comprende anche partecipazioni di minoranza: si tratta di ulteriori 65 partecipazioni (che portano il totale a 403) ed il giardinetto più nutrito è quello di Torino (22) seguito da Brescia (14), Bologna (9), Milano e Roma (8) e Napoli (4).
Solo Napoli non ha “quotate”. La struttura dei gruppi comunali è fortemente condizionata dalle società quotate (energetiche, presenti ovunque tranne che a Napoli); ogni gruppo quotato consta mediamente di 45 imprese (compresa la holding), ogni gruppo non quotate di due sole società (compresa la capogruppo).
Leggi tutto
Commenti